Premiazione 2017

L’Associazione Dipendenti Lucart premia gli studenti più meritevoli con cinque borse di studio

giovedì, 14 dicembre 2017, 17:10

di simone pierotti

Allo stabilimento Lucart di Diecimo, sono state assegnate 5 borse di studio ai figli dei dipendenti che si sono distinti per il loro rendimento scolastico. Hanno ricevuto il riconoscimento Daniele Bertoncini (Istituto Comprensivo di Camporgiano), Tommaso Mazzotti (Istituto Don Aldo Mei di Capannori), Domenico Lippi (Istituto Papa Giovanni XXIII di Borgo a Mozzano), Luca Graziano Guidi (Istituto Giuseppe Ungaretti di Ghivizzano) e Isabella Fabbri (Istituto Fratelli Pieroni di Barga). Quest’anno l’Associazione ha voluto premiare anche gli istituti nei quali i ragazzi si sono distinti, con una fornitura di carta igienica, bene particolarmente utile viste le difficoltà economiche che spesso incontrano le scuole.

L’associazione Dipendenti Lucart al suo 12° anno di attività ha come scopo il mutuo soccorso tra i dipendenti e l’intervento in tutti quei casi dove le tutele sociali e il welfare in generale sono latenti o assenti.

L’associazione grazie alla raccolta fondi dà il proprio supporto con iniziative come il “bonus bebè”, l’adozione a distanza, il contributo per la scuola materna e gli incentivi allo studio, giunti al settimo anno. In particolare da ricordare il sostegno ai lavoratori senza retribuzione e alle famiglie dei colleghi scomparsi.

“Anche se il periodo storico che stiamo vivendo è critico dal punto di vista lavorativo, etico, sociale e civile e vede sempre più l’affermazione del singolo, i dipendenti Lucart cercano di mantenere viva la coesione e l’aspetto umano che ruotano attorno al mondo del lavoro e alle loro famiglie”  Dichiara Alessandro Bechelli, Presidente dell’Associazione Dipendenti Lucart – “Per noi questa manifestazione vuole essere esempio di come l’associazionismo, possa essere un valido sostegno per la nostra comunità, focalizzando l’attenzione sui nostri giovani, la loro formazione e il loro futuro. La vita di un essere umano, infatti, non è mai frutto del caso o del destino ma è il risultato della fatica e di un preciso percorso che coinvolge i genitori, gli educatori e gli insegnanti ma anche i membri della comunità in cui vive” conclude Bechelli.